PER RIPARTIRE CON I TANTI CITTADINI DEL 14 OTTOBRE - Lettera aperta a Walter Veltroni e al PD
Bologna, 8 maggio 2008
Era l'estate del 2007 quando alcuni di noi si incontrarono a Bologna per ragionare sull'accelerazione del percorso costituente del Partito Democratico.
La decisione di svolgere il 14 ottobre le elezioni del segretario e dell'assemblea costituente, ci portò a riflettere sulla necessità di organizzare al meglio tutte le realtà associative che avevano contribuito, in tutt' Italia, alla costruzione dei Comitati promotori territoriali per il PD.
La rete “Articolo 49” nacque così, mettendo in contatto varie realtà associative locali e nazionali già esistenti (le reti nazionali Oltre il mare per la democrazia partecipata, Cittadini per l'Ulivo, Associazione culturale della Sinistra per il PD (ASPD), il Comitato Nazionale per le Primarie, il blog CostituenteDemocratica.Net, la rete bolognese Res Publica, ecc.), promuovendo e coordinando una serie di iniziative finalizzate a dare un contributo costruttivo alla nascita del PD.
Dopo la pesante sconfitta elettorale nella recente tornata elettorale, riteniamo doveroso riflettere ad alta voce sul percorso che abbiamo alle nostre spalle.
Scrivemmo:
Tra due mesi nascerà il Partito Democratico. Perché e Chi é interpellato? E’ bene ricordare quali sono i motivi e quali soggetti sono, con passione e intelligenza, impegnati a partecipare a questo progetto politico. Due aspetti della questione tra loro inscindibili. I partiti italiani – e non solo – nell’ultimo ventennio del secolo scorso hanno attraversato una gravissima crisi di idee, di valori e di identità: gli strumenti con i quali i partiti guardavano ed interpretavano la realtà si sono rivelati improvvisamente antiquati, obsoleti, inadatti ad affrontare le aspirazione e i problemi del nostro tempo. I valori, i desideri, i bisogni, le aspettative, i comportamenti dei cittadini sono cambiati e stanno cambiando in gran fretta ed il patrimonio ideale e progettuale delle grandi famiglie politiche del ‘900 si è rivelato insufficiente. (...) Riavvicinare i cittadini alla politica, restituire loro il piacere ed i modi giusti per contare è una delle sfide principali del percorso per la costruzione del Partito Democratico; una sfida che è possibile vincere ad alcune precise condizioni di metodo e di contenuti.
Da allora abbiamo assunto diverse iniziative. Il 31 ottobre condividemmo una lettera aperta a Walter Veltroni nella quale, criticando le modalità di svolgimento della prima riunione dell'Assemblea costituente, gli chiedevamo tra l'altro di garantire: che mai più accadrà che, all’interno del Partito Democratico, a nessun livello, le decisioni siano prese da un ristretto numero di persone e presentate, di fatto, all’Assemblea solo per la ratifica; che siano sempre garantiti reali spazi di discussione e dibattito.
Abbiamo poi avanzato alcune proposte, disattese. Alcuni esempi: le primarie per avere una scelta partecipata di una parte significativa dei candidati al Parlamento, la parità di genere nelle candidature.
Riteniamo che le associazioni e la cittadinanza attiva impegnati nel percorso costituente non siano figli di un dio minore: in questi mesi, fuori e dentro l'Assemblea costituente, abbiamo avanzato proposte ragionevoli e costruttive. Abbiamo indicato percorsi aperti di partecipazione e rappresentato una via differente per stare “accanto e dentro” il PD. Nello “spirito e nel metodo delle primarie” che, ogni volta scelti, ha condotto a risultati importanti. L'improvvisata consultazione nei circoli per l'indicazione di possibili candidati invece è stata vissuta con frustrazione dal “popolo delle primarie”.
Un anno ci separa dai prossimi appuntamenti elettorali: i regolamenti attuativi previsti dallo Statuto nazionale approvato il 16 febbraio scorso dovranno dare una risposta chiara, in tempi ragionevolmente brevi, a queste istanze di innovazione e di allargamento della partecipazione.
Tutti noi stiamo proseguendo il nostro impegno nella faticosa impresa di portare a compimento il percorso iniziato il 14 ottobre 2007.
In particolare crediamo che i media abbiano sottovalutato alcuni tra gli impegni incontrovertibili che il PD di Walter Veltroni ha assunto pubblicamente e attorno ai quali bisogna costruire con pazienza un consenso maggioritario nell'intero Paese: la lotta per la distruzione delle mafie (tema che riguarda e coinvolge anche il nord Italia e l'Europa); la sicurezza e la dignità del lavoro; il contrasto alla crisi economica, con sagge politiche di sostegno alla competitività delle imprese ed al potere d'acquisto di stipendi, salari e pensioni; il tema di una informazione libera, plurale e completa; l’equità e la contestuale razionalizzazione del carico fiscale; la difesa dell'ambiente e del patrimonio culturale ed artistico; una istruzione migliore per tutti; il ruolo dell'Italia nel mondo, al servizio della stabilità, della pace e di rapporti più equilibrati e proficui tra i popoli e gli Stati; la profonda riforma della Pubblica Amministrazione con un efficace snellimento della burocrazia dello Stato.
Crediamo che il PD debba proseguire con maggiore decisione la strada intrapresa il 14 ottobre.
Ogni retromarcia sarebbe suicida. In questo senso indirizziamo il nostro intervento al Segretario eletto dalle Primarie. A Walter Veltroni.
La strada la conosciamo bene: è quella dell'innovazione politica, della pulizia morale, del merito, della competenza, della democrazia partecipata, della difesa e promozione dei principi costituzionali (a partire dall'uguaglianza) e – last but not least – della piena contendibilità di ogni carica e del necessario ricambio della classe dirigente: un ricambio spesso invocato ma sinora assai poco praticato.
Le reti delle associazioni vogliono e debbono svolgere un ruolo che riteniamo importante e non sostituibile per avere un grande partito riformista, parte della società e non frazione, magari rinnovata, del sistema politico che conosciamo.
Crediamo che il 14 ottobre, ed anche il 13-14 aprile, le democratiche e i democratici italiani abbiano dato al PD una forza rilevante per giungere, insieme alle fondatrici ed i fondatori del nostro partito, a questo obiettivo.
Ambizioso ma non rimandabile.
Rete “Articolo 49”