PER LA PARTECIPAZIONE LIBERA E CONSAPEVOLE ALLA SCELTA DEI CANDIDATI AL PARLAMENTO
Sarà compito di un appropriato regolamento evitare rischi di utilizzo improprio delle primarie, da parte delle vecchie oligarchie, soprattutto in regioni più difficili del nostro paese, e di una commissione di garanzia che abbiamo chiesto sia presieduta dal Presidente del PD Prof. Romano Prodi.
Gli eletti potranno aderire all’appello tramite la pagina web
http://www.ipetitions.com/petition/OdG_Assemblea_Nazionale/index.html
I NON eletti all’assemblea costituente nazionale possono aderire tramite la pagina web
http://www.ipetitions.com/petition/APPELLO_PRIMARIE/index.html
APPELLO
per l’ASSEMBLEA NAZIONALE
del PARTITO DEMOCRATICO
del 16 FEBBRAIO 2008
Cambiare è possibile e ragionevole!
Appello affinché il Partito Democratico si doti di un regolamento per la scelta delle candidature alle prossime elezioni politiche ed amministrative che, adottando i criteri già sanciti nello Statuto, nel Manifesto dei Valori e nel Codice Etico, risponda alla forte richiesta di partecipazione alle scelte e di rinnovamento della classe dirigente.
Diamo corpo alle parole che chiameremo a sottoscrivere il 16 Febbraio da un’Assemblea Nazionale Costituente designata da 3,5 milioni di persone.
Cambiare è la scelta più ragionevole ed è possibile!
Non raffreddiamo gli animi trincerandoci dietro ragioni di tempo!
OdG dell’ASSEMBLEA COSTITUENTE NAZIONALE DEL 16 FEBBRAIO 2008
Il Partito Democratico si pone, sin dall’atto della sua costituzione – le primarie del 14 ottobre 2007 – come un soggetto politico che riconosce nei cittadini i fondatori ed i protagonisti principali della sua azione e delle sue scelte politiche.
Preso atto che lo scioglimento anticipato delle Camere, determinato dalla sciagurata decisione del centrodestra di non impegnarsi nella riforma della legge elettorale, e la conseguente convocazione delle elezioni politiche impone di votare con una legge che, oltre a non garantire governabilità, usurpa il potere dei cittadini di scegliere i propri rappresentanti al Parlamento (sia alla Camera dei Deputati, sia al Senato);
Tenuto che, per contro, è forte la richiesta di rinnovamento che emerge da tutti i cittadini;
Noi delegati all’Assemblea Costituente Nazionale chiediamo al Partito Democratico di assumere la decisione, con voto all’assemblea nazionale del 16 febbraio, di dotarsi di un codice di autoregolamentazione (regolamento quadro) per la formazione delle liste, la cui attuazione sia monitorata da una apposita commissione di garanzia, presieduta dal Presidente del Partito, Prof. Romano Prodi.
Il regolamento dovrà assicurare la piena applicazione, nello spirito e nella lettera, dei principi sanciti nello Statuto, nel Codice Etico e nel Manifesto ed in particolare il criterio dell’equilibrata considerazione del pluralismo delle culture riformiste che partecipano al progetto del nuovo partito, delle differenze culturali dei territori, nonché il criterio della competenza e della parità di genere.
Per dare concreta attuazione ai principi sanciti, chiediamo che sia messo all’ordine del giorno dell’assemblea costituente del 16 Febbraio 2008 la seguente deliberazione.
L’Assemblea Nazionale Costituente, nel pieno rispetto dei poteri ad essa conferita, dà mandato al Segretario Nazionale Walter Veltroni di redigere un regolamento quadro applicabile a tutti i diversi contesti regionali che risponda ai seguenti principi:
1. Elezioni primarie aperte alle elettrici ed agli elettori del 14 ottobre, nonché alle fondatrici e ai fondatori del PD, per la scelta delle candidate e dei candidati, e del loro ordine in lista, a livello circoscrizionale sulla base di autocandidature e di votazione a scrutinio segreto con voto di preferenze, con elezioni da tenersi entro il 5 marzo 2008.
Solo per le circoscrizioni in cui la fase di insediamento dei circoli territoriali non si sia conclusa entro il 25 febbraio 2008, potranno eventualmente essere adottati criteri che, salvaguardando un’ampia partecipazione dei cittadini, tengano conto delle precedenti primarie del 14 ottobre 2007.
2. sia garantita una eguale rappresentanza di donne e uomini attraverso l’alternanza di genere all'interno delle liste e tra i capilista, oppure con il doppio voto di preferenza di genere nelle primarie;
3. siano candidate solo persone che risiedono e/o operano nella circoscrizione di riferimento;
4. nessuno - nemmeno i leader del PD - possa candidarsi in più di una circoscrizione (ad esclusione del “Capo del partito o della coalizione” indicato sulla scheda elettorale);
5. non siano candidate persone che ricadano nelle fattispecie previste nel codice di autoregolamentazione approvato dalla Commissione Antimafia nel 2007 o condannati,anche solo in primo grado, per gravi reati contro la Pubblica Amministrazione;
6. si limitino le candidature di persone che hanno già svolto più mandati parlamentari o negli organi di governo regionale.
Sottoscrivendo questo documento si indicano nelle persone di Annamaria Abbate (Comitato Nazionale per le Primarie) - Silvia Colasanti (Costituente Democratica.net) – Lilia Infelise (Oltre il Mare) – Riccardo Lenzi (Rete Art. 49), i delegati alla presentazione del presente documento e ad apportare eventuali integrazioni nel corso del confronto con la dirigenza nazionale.
1 Commenti:
I “costituenti” degli Ultimi Giorni
13/02/2008
Non c’è limite alla fantasia perversa dei salvatori della patria degli Ultimi Giorni.
Perfino Maurizio Blondet (nota 1), pure personaggio dotato di certo intelletto, cade nella fantasticheria più spinta. Egli propone, sulla falsariga di Beppe Grillo, un’assemblea costituente come quella postbellica del ’46.
Totalmente stravagante pensare che una scelta del genere possa risolvere alcunché. In uno stato un cui TUTTI dibattono di uomini, alleanze, liste e sistemi elettorali e NESSUNO di argomenti seri.
Perché le complicazioni sono ben altre, il gigantesco debito pubblico ad esempio. Il quale è stato generato dal fatto che nella penisola a lavorare sono 4/5 regioni e a mangiare sono in 20 territori più 5 milioni di immigrati. Stesso discorso vale per il mostruoso deficit dell’INPS e del servizio sanitario “nazionale”.
NON è tecnicamente possibile che stia ancora in piedi uno stato in cui PER LEGGE ad avere il DOVERE di pagare imposte sono solo 17/18 milioni di operai/artigiani del settore privato, a fronte di 63 milioni di persone godenti di tutti i “diritti”. Di più, il “dogma” tricolore impone che ad avere più diritti siano coloro che hanno meno doveri!
La corruzione e gli sprechi a livello locale potevano essere in buona parte risolti dal FEDERALISMO FISCALE. Due paroline magiche di cui Blondet ne Grillo hanno mai voluto sentire parlare. Usiamo l’imperfetto poiché a questo punto è tardi anche per il federalismo, è tardi per tutto.
La genesi della decadenza postunitaria italiana va ricercata nelle DIFFERENZE ETNICHE tra meridionali e settentrionali che nessuna costituente potrà sanare mai. Ogni problema è ORIGINATO dal razzismo “mediterraneo”, non solo dei meridionali in vero.
Gli esemplari casi di Mastella e Di Pietro (un ex magistrato!) ne sono la controprova chiarificante. Udeur e Italia dei Valori appaiono essere organizzazioni finanziarie, di stampo gangsteristico, guidate da un ristretto numero di persone legate da vincoli di parentela (cosca), il cui scopo è UNICAMENTE trarre arricchimento economico personale dalla politica. Di chi vuole uno stipendio senza lavorare, una pensione senza contributi, gli organi da trapiantare senza fare donazioni, i treni ad alta velocità senza pagare il biglietto, le pensioni d’invalidità senza essere invalidi, produrre immondizia indifferenziata senza avere le discariche e vincere i concorsi pubblici per raccomandazione non per merito.
Stanti queste contraddizioni NON è possibile mettere insieme un corpo legislativo fondamentale univoco.
IN MANCANZA di un popolo una casta di predoni, assetata di potere, si è impadronita delle strutture dello stato a proprio uso e consumo.
Credete che basti una nuova costituzione?
Da quel giorno in poi i napoletani si metteranno, di buzzo buono, a fare la raccolta differenziata della spazzatura come a Treviso, Varese o Novara? Oppure i comunisti supereranno la loro MALATTIA MENTALE per la quale la “vera democrazia” consiste nel fare esattamente come vogliono loro (nota 2)? Oppure ancora, i media romani, non più rosi dall’invidia, la pianteranno di dire che “è colpa del Nord”?
Poveri inutili illusi e idioti dell’italia terminale!
La goccia che farà traboccare il vaso: l’immigrazione selvaggia evidentemente.
Nel Centronord, la percentuale di stranieri è ora il DOPPIO della media UE. All’attuale, impressionante, favoreggiato ritmo d’ingressi (forse un milione solo nel 2008) dopo il 2010 (e 70 milioni di residenti) scoppieranno enormi conflitti interrazziali e religiosi tra stranieri e autoctoni, anche tra diverse etnie forestiere che riprodurranno qui i millenari scontri dei loro luoghi di origine. Se non altro per la densità di popolazione e tasso di antropizzazione i quali, escludendo Sardegna e qualche zona montana, hanno già raggiunto e superato il livello del Sudest asiatico. In italia sarebbe più facile “costituzionalizzare” la legalizzazione dell’incesto o della pedofilia piuttosto che l’espulsione effettiva dei clandestini! E’ palese, solo un idiota può ancora vagamente credere che nella penisola si possa limitare, quantomeno disciplinare, l’immigrazione.
Giustizia, certezza della pena, “tolleranza zero”?
Non scherziamo, se succedesse per tutta la gente che lo merita di andare in galera, dai politici in giù, necessiterebbe un indulto/amnistia ogni due mesi. Tale periodo di tempo infatti basterebbe a costipare il sistema carcerario!
Le tartassate e vilipese economie di Lombardia, Veneto e poche altre non reggeranno, QUALSIASI costituzione vigente. La mentalità egoista e razzista salverà il Meridione, forse.
C’è chi ipotizza un accordo postelettorale tra Veltroni e Berlusconi per le “Grandi Riforme”? Immaginiamo quali, ad esempio la riforma del Grande Fratello, del campionato di calcio di Serie A, del Festival di Sanremo.
Che si rassegnino Blondet e Grillo, per l’italia non c’è più NULLA da fare.
Questi INUTILI IDIOTI dello stato-zombie, sembrano divertirsi quasi a sollazzare i babbei web-dipendenti, frequentatori dei loro siti, sparando vaccate tipo “conflitto di interesse”, “aborto”, “inceneritori”, “antica Roma”, “italianità”, “Emilio Fede” e ovviamente “grandi riforme”. Grigie ombre dialettiche per celare la realtà, come nella mitica caverna platonica. Si abituino piuttosto ad usare un neologismo: “postitaliano”. Il post- di tutti i “post-”.
Parimenti stiano in guardia questi individui a vendere fumo, ad abusare della credulità popolare. Che al tracollo ANCHE essi rischieranno di finire appesi a testa in giù a un gancio da macellaio, in qualche “piazzale Loreto”.
L’esasperazione (e la pancia vuota) possono giocare brutti scherzi anche ai loro seguaci più devoti. Sicchè gli Ultimi Giorni, quelli in cui, cominceranno a esserci ritardi “tecnici” nel pagamento di pensioni e stipendi pubblici si stanno velocemente avvicinando.
La Storia si ripete, sempre.
Altro che “costituente”!
di Domenico Gatti del Canna-Power Team
Nota 1: http://www.effedieffe.com/interventizeta.php?id=2636¶metro=politica
Nota 2: tipico caso in fatto di “ingerenza” del Vaticano negli affari italici: se il Papa si esprime per l’indulto e la regolarizzazione dei clandestini tutti tacciono, se invece la Chiesa si schiera contro i matrimoni-gay e l’aborto succede un pandemonio per la violazione della sovranità della melma tricolore.
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14 febbraio 2008 alle ore 00:37
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