Per un partito Democratico davvero. Per un contributo alla rigenerazione della democrazia nel nostro paese. Per un autentico impegno costituente.

sabato 20 ottobre 2007

I dieci punti proposti dalla Rete Articolo 49

Rete “Articolo 49”
www.retearticolo49pd.blogspot.com
Proposte per lo Statuto del Partito Democratico

1) Partecipazione e tutela delle minoranze
Garantire una diffusa ed incisiva partecipazione degli iscritti e dei simpatizzanti, ai quali verranno garantiti concreti poteri di decisione, controllo e deliberazione.

2) Equa rappresentanza di genere
Un sistema di attribuzione degli incarichi e delle candidature in virtù del quale nessuno dei due sessi sia rappresentato in misura superiore al 50% delle cariche totali disponibili.

3) Struttura federale
In base al principio di sussidiarietà, il partito garantirà, all’interno di un comune quadro nazionale (normativo e valoriale), una completa autonomia alle diverse articolazioni territoriali.

4) Cariche di partito, iscritti ed elettori
Pari opportunità e metodo dell’elezione diretta da parte dei singoli iscritti o simpatizzanti - con voto personale e segreto - per le cariche dirigenziali del PD, ad ogni livello.

5) Incompatibilità fra incarichi
Divieto assoluto del cumulo di incarichi: a prescindere dal livello nessun/a democratico/a potrà ricoprire più di due ruoli. Va prevista l’incompatibilità tra incarichi dirigenziali all’interno del partito e incarichi esecutivi nelle istituzioni (obbligo di dimissioni se eletti, salvo per i mandati in essere che potranno essere adempiuti fino alla naturale scadenza).

6) Criteri di esclusione e controllo delle candidature
Possibilità per gli iscritti di valutare l’adeguatezza (profilo etico, professionale e politico) dei candidati e degli eletti. Questi ultimi sono obbligati a rendere conto periodicamente del proprio operato in pubbliche assemblee territoriali.

7) Conflitti di interesse e trasparenza dei finanziamenti
Misure cautelative e limitazioni inderogabili per evitare commistioni tra dirigenti/rappresentanti del partito e chi - in forma diretta o indiretta - amministra e/o controlla finanziatori privati o società/enti gestiti da istituzioni di nomina pubblica. L’obbligo di rendere pubblica la propria posizione reddituale-patrimoniale per chi ricopre ruoli di una certa responsabilità.
Obbligo di pubblicità ed informazione su ogni voce di entrata e di uscita della fondazione (o di altro ente) che gestirà il patrimonio del partito.

8) Primarie a tutti i livelli
Ricorso alle primarie quale metodo di selezione delle candidature a tutti i livelli della rappresentanza; l’attivazione dello strumento delle primarie deve essere possibile al termine di ogni singolo mandato.

9) Limiti alla reiterazione dei mandati
Limiti inderogabili alla reiterazione dei mandati nella medesima carica; non saranno comunque possibili più di 2 mandati consecutivi per qualunque carica (elettiva o di partito).

10) Collegio di garanzia
Il PD si atterrà, nello svolgimento delle sue funzioni interne, ai principi di trasparenza e responsabilità, rigorosamente garantiti da un Collegio di Garanti i cui componenti devono essere eletti (a rotazione) in base ai criteri di cui al punto 4.

2 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

I dieci punti proposti per lo statauto del Pd mi sembrano assolutamente corretti ed coerenti rispetto a ciò che Valter Veltroni ha dichiarato nella prima parte del suo intervento di sabato.

E della seconda parte della "convention" cosa mi dite? I metodi utilizzati per "ratificare "decisioni già prese da altri vi sono sembrati democratici?

Aggiungiamoci ancheun punto di "verifica annuale" da parte di un organo esterno costituto dalla popolazione, della corripondenza tra ciò detto programmaticamente nella prima parte dell'anno e ciò realizzato "fattivamente" nella seconda parte dell'anno.

Simona Maiocchi, simomaiocchi@libero.it; eletta assemblea costituente regione Lombardia

30 ottobre 2007 alle ore 07:27

 
Blogger Enrico Pistelli ha detto...

I 10 punti proposti dalla Rete Articolo 49 sono coerenti con il progetto della democrazia partecipata dal basso, cioè gli eletti stringono un patto con gli elettori e a loro soli rispondono del proprio operato, in trasparenza e spirito di servizio per la comunità.
Inoltre garantiscono la parità dei generi ed il ricambio generazionale.

Mi impegno a farmi carico di portare in assemblea regionale veneta questa impostazione.

Enrico Pistelli
eletto costituente regionale del Veneto nella lista Rosy Bindi.

6 novembre 2007 alle ore 01:19

 

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