IDEE PER UN PROGETTO DI REGOLAMENTO PER LE CANDIDATURE DEL COSTITUENTE PARTITO DEMOCRATICO
PRIMARIE E ASSEMBLEE COSTITUENTI REGIONALI (ALLARGATE AI DELEGATI NAZIONALI E DEI CIRCOLI) PER SELEZIONARE LA CLASSE DIRIGENTE
La stessa caduta, nonostante l’impegno tenace di Romano Prodi, del Governo dell’Unione, la grande partecipazione popolare registrata il 14 ottobre 2007 per l’elezione diretta di Walter Veltroni al ruolo di Segretario Nazionale del Partito Democratico e l’operazione politica messa in moto con il processo costituente del PD ci consegnano una responsabilità ineludibile: dare una risposta coerente a quanti pongono una domanda di partecipazione. Se partecipare non è rituale, significa partecipare per scegliere.
Dunque il coinvolgimento dei cittadini non può essere residuale o di tipo consultivo, ma costitutivo dei processi decisionali. Più di tanti dibattiti l’esperienza del 16 ottobre 2005 e del 14 ottobre 2007 hanno tracciato un confine netto tra due modi di intendere la politica. Gli elettori, i nostri elettori, ci ricordano che non solo scelgono il progetto Democratico, ma anche che sono insofferenti per una politica tutta decisa all’interno delle segreterie dei partiti e svolta prevalentemente sui mass media.
Ebbene a queste precise richieste servono risposte coerenti e convincenti. L’appuntamento elettorale del 13 e 14 aprile 2008 prevede le elezioni politiche e, in diversi casi, anche quelle le amministrative. Visti i tempi ristretti si sta ragionando sulle alleanze (o non alleanze) del Partito Democratico. Poi c’è la scelta dei candidati per il Parlamento della Repubblica Italiana o d’altre cariche istituzionali (Presidente di Regione o Provincia e Sindaci). La scelta dei candidati, se fatta in modo democratico, è un’opportunità, non un problema che ci fa litigare e perdere d’entusiasmo e forza collettiva. Elementi che sono fondamentali per lavorare duramente in campagna elettorale, con l’obiettivo serio e possibile di vincere le elezioni politiche.
Per il livello nazionale, che prevede un sistema elettorale proporzionale, con le liste bloccate e premi di maggioranza, sono necessari metodi di selezione trasparenti, pubblici e verificabili. Dunque la democratizzazione riguarda tutti gli ambiti di decisione, i criteri ed i metodi.
Nonostante le difficoltà e la complessità d’applicazione nel sistema proporzionale (Porcellum), le Primarie sono lo strumento principale, quello che risponde con maggior immediatezza alla domanda dei cittadini di contribuire alle scelte del proprio Partito.
Al frazionamento dei partiti favorito dalla legge “Porcellum” rispondiamo con un forte e coeso Partito Democratico, alle scelte esclusive di pochi dirigenti di partito, come farà sicuramente il Centro-Destra, con la democratizzazione dei processi di selezione delle candidature. E lo sappiamo tutti: le Primarie innescano procedure democratiche che svegliano energie fra i cittadini e innescano un moltiplicatore di consensi per il Partito Democratico!
Nell’individuazione delle candidature si devono tener conto degli equilibri di territorio, di competenze, delle culture politiche riformiste e delle norme a garanzia verso il “giovane” Partito Democratico. Riteniamo perciò indispensabile applicare sin da queste elezioni le norme in merito a rappresentanza di genere, limite dei mandati, condizioni ostative alle candidature già inserite nello Statuto e nel Codice Etico del PD approvati dalle rispettive commissioni e prossimamente dall’Assemblea Costituente Nazionale; nonché il principio del divieto a candidature multiple inserito nella proposta di Referendum elettorale.
Tutto questo attraverso un patto con i cittadini e con gli aderenti del PD. Primarie per una metà delle candidature, scelta delle restanti candidature attraverso elezioni all’interno delle Assemblee Costituenti Regionali “allargate” del Partito Democratico.
Le scelte possono diverse, anche le complessità degli strumenti. In tutti i casi la scelta non è tecnica, bensì politica. La necessità e l’opportunità di un serio rinnovamento della classe dirigente esige risposte meditate nuove, flessibili e che chiedono coraggio per una produttiva innovazione politica. E tutto questo se vogliamo essere coerenti con l’impegno di una politica nuova e con l’ambizione di vincere le elezioni legislative, ricordandoci che è molto alta fra i cittadini l’aspettativa che vi siano le Primarie e altre procedure democratiche e trasparenti di selezione dei parlamentari, e anche di altri rappresentanti, del PD.
Il simbolo è quello verde-bianco-rosso del PD (con un ramoscello di Ulivo), il candidato a Presidente del Consiglio è Walter Veltroni (segretario del PD poiché eletto da milioni di cittadine democratiche e cittadini democratici), un programma sintetico, comprensibile a tutti gli elettori ed elettrici, è già in cantiere.
Ora, le Assemblee Regionali Costituenti di Partito e le Primarie per vincere!
Dunque il coinvolgimento dei cittadini non può essere residuale o di tipo consultivo, ma costitutivo dei processi decisionali. Più di tanti dibattiti l’esperienza del 16 ottobre 2005 e del 14 ottobre 2007 hanno tracciato un confine netto tra due modi di intendere la politica. Gli elettori, i nostri elettori, ci ricordano che non solo scelgono il progetto Democratico, ma anche che sono insofferenti per una politica tutta decisa all’interno delle segreterie dei partiti e svolta prevalentemente sui mass media.
Ebbene a queste precise richieste servono risposte coerenti e convincenti. L’appuntamento elettorale del 13 e 14 aprile 2008 prevede le elezioni politiche e, in diversi casi, anche quelle le amministrative. Visti i tempi ristretti si sta ragionando sulle alleanze (o non alleanze) del Partito Democratico. Poi c’è la scelta dei candidati per il Parlamento della Repubblica Italiana o d’altre cariche istituzionali (Presidente di Regione o Provincia e Sindaci). La scelta dei candidati, se fatta in modo democratico, è un’opportunità, non un problema che ci fa litigare e perdere d’entusiasmo e forza collettiva. Elementi che sono fondamentali per lavorare duramente in campagna elettorale, con l’obiettivo serio e possibile di vincere le elezioni politiche.
Per il livello nazionale, che prevede un sistema elettorale proporzionale, con le liste bloccate e premi di maggioranza, sono necessari metodi di selezione trasparenti, pubblici e verificabili. Dunque la democratizzazione riguarda tutti gli ambiti di decisione, i criteri ed i metodi.
Nonostante le difficoltà e la complessità d’applicazione nel sistema proporzionale (Porcellum), le Primarie sono lo strumento principale, quello che risponde con maggior immediatezza alla domanda dei cittadini di contribuire alle scelte del proprio Partito.
Al frazionamento dei partiti favorito dalla legge “Porcellum” rispondiamo con un forte e coeso Partito Democratico, alle scelte esclusive di pochi dirigenti di partito, come farà sicuramente il Centro-Destra, con la democratizzazione dei processi di selezione delle candidature. E lo sappiamo tutti: le Primarie innescano procedure democratiche che svegliano energie fra i cittadini e innescano un moltiplicatore di consensi per il Partito Democratico!
Nell’individuazione delle candidature si devono tener conto degli equilibri di territorio, di competenze, delle culture politiche riformiste e delle norme a garanzia verso il “giovane” Partito Democratico. Riteniamo perciò indispensabile applicare sin da queste elezioni le norme in merito a rappresentanza di genere, limite dei mandati, condizioni ostative alle candidature già inserite nello Statuto e nel Codice Etico del PD approvati dalle rispettive commissioni e prossimamente dall’Assemblea Costituente Nazionale; nonché il principio del divieto a candidature multiple inserito nella proposta di Referendum elettorale.
Tutto questo attraverso un patto con i cittadini e con gli aderenti del PD. Primarie per una metà delle candidature, scelta delle restanti candidature attraverso elezioni all’interno delle Assemblee Costituenti Regionali “allargate” del Partito Democratico.
Le scelte possono diverse, anche le complessità degli strumenti. In tutti i casi la scelta non è tecnica, bensì politica. La necessità e l’opportunità di un serio rinnovamento della classe dirigente esige risposte meditate nuove, flessibili e che chiedono coraggio per una produttiva innovazione politica. E tutto questo se vogliamo essere coerenti con l’impegno di una politica nuova e con l’ambizione di vincere le elezioni legislative, ricordandoci che è molto alta fra i cittadini l’aspettativa che vi siano le Primarie e altre procedure democratiche e trasparenti di selezione dei parlamentari, e anche di altri rappresentanti, del PD.
Il simbolo è quello verde-bianco-rosso del PD (con un ramoscello di Ulivo), il candidato a Presidente del Consiglio è Walter Veltroni (segretario del PD poiché eletto da milioni di cittadine democratiche e cittadini democratici), un programma sintetico, comprensibile a tutti gli elettori ed elettrici, è già in cantiere.
Ora, le Assemblee Regionali Costituenti di Partito e le Primarie per vincere!
BOLOGNA PER L’ULIVO – Rete Nazionale Cittadini per l’Ulivo (Associazione nazionale partecipante al percorso costituente del Partito Democratico) http://www.bolognaperlulivo.org/ – info@bolognaperlulivo.org
COMITATO NAZIONALE PER LE PRIMARIE http://www.perleprimarie.org/ – info@perleprimarie.org
COMUNITA’ DI COSTITUENTE DEMOCRATICA.NET http://www.costituentedemocratica.net/
gestione@costituentedemocratica.net
RES PUBLICA – Rete Civica per il Partito Democratico di Bologna
RETE ARTICOLO 49 – Rete Nazionale per il Partito Democratico www.retearticolo49pd.blogspot.com
COMITATO NAZIONALE PER LE PRIMARIE http://www.perleprimarie.org/ – info@perleprimarie.org
COMUNITA’ DI COSTITUENTE DEMOCRATICA.NET http://www.costituentedemocratica.net/
gestione@costituentedemocratica.net
RES PUBLICA – Rete Civica per il Partito Democratico di Bologna
RETE ARTICOLO 49 – Rete Nazionale per il Partito Democratico www.retearticolo49pd.blogspot.com
1 Commenti:
Scrivo non quale aderente al PD, ma coordinatore del Comitato per la Difesa della Costituzione di Firenze.
Giusto ieri, 13 maggio, abbiamo svolto un incontro su "Partecipazione e partiti politici - art. 49 Cost.".
Condivido pertanto il vostro impegno che va esplicitamente nella direzione di una attuazione delle sintetiche ma chiare indicazioni dell'art. 49; altra questione è se una attuazione legislativa di quell'articolo sia necessaria.
Altro tema capitale è se l'assetto democratico, inteso come democrazia pluralista, ruolo del parlamento ed equilibrio dei poteri, rispetto dei diritti e principi fondamentali trovi nel Parlamento e nella società un sostegno; spero che il PD abbia ancora energie e valori che lo distinguano dalla destra populista che ha preso il potere.
Non trascrivo qui altre considerazioni mie e di altri sul tema che potete trovare su www.firenzeperlacostituzione.it.
Buon lavoro! Cordialmente
paolo solimeno
14 maggio 2008 alle ore 10:38
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